Lumus Incanta

Questa parata nasce dall’esigenza che avevamo di giocare con le luci.

Abbiamo inizialmente creato due personaggi luminosi, attinenti al Natale, una sorta di re e regina del natale, con tanto di lucine e palline.

Da questi due personaggi, ci siamo trasformati lentamente e abbiamo creato dei personaggi in bianco luminosi e un personaggio in rosso, anch’essa luminosa.

Spesso collaboriamo con un altro gruppo di artisti ” The Circus Gang“, con i quali abbiamo realizzato animazione a due o più personaggi luminosi.

Lumus Incanta non è una vera parata, per quanto, con il tempo, non si può mai dire come evolverà, ma quello che è in questo momento è indubbiamente un attrazione molte forte.

Fuoco e lucine, sono da sempre di grande impatto sul pubblico e rendono speciale qualsiasi evento.

Solitamente è più un’animazione di immagine che non di contatto, ma i nostri trampolieri sono anche attori e pertanto sanno adattarsi alle situazioni.

Se sicuramente è d’impatto, quello che però non ci convinceva all’inizio era che a differenza di altre produzioni, questa mancava di originalità.

Per quanto sapessimo benissimo che i mantelli luminosi avrebbero svolto un ruolo importante, dando un effetto incredibile, la differenza per noi stava tra una cosa realizzata da noi e una cosa comprata.

Per questo all’inizio era nata la parata Spirito di Natale, per differenziarsi.

Alla fine abbiamo ceduto all’ineluttabile superiorità dei mantelli di osiride luminosi, ma abbiamo creato la nostra particolarità e cioè, insieme con una dama luminosa bianca ( o in alternativa un messere luminoso bianco ), abbiamo dato la possibilità di accostare un personaggio sempre con le lucine, ma in rosso, creando così un gioco di immagini tra caldo e freddo, come una sorta di lotta tra il bene e il male.

Naturalmente Lumus Incanta può essere composta in molti modi, come molte delle parate che abbiamo realizzato, questa è una di quelle che si sta evolvendo e sta cambiando nel corso del tempo, in base alle richieste che ci vengono fatte e alla nostra voglia di sperimentare.

Per avere maggiori informazioni su Lumen Incanta potete telefonarci o scriverci ai nostri contatti.

Oppure potete seguirci su

Parata dei Folletti burloni, un’animazione sempreverde!

La parata dei folletti è un grande classico.

La nostra parata dei folletti, nasce dall’unione con una compagnia che si chiama “compagnia dei Karacongioli”, che oramai da molti anni è parte integrante dell’associazione.

I Karacongioli sono famelici folletti della Bulgaria con vocine squillanti.

La compagnia de I Karacongioli ha fatto di questo personaggio un suo cavallo di battaglia e ha creato innumerevoli spettacoli e storie dove i protagonisti sono una strampalata famiglia di questi magici folletti.

Dallo spettacolo in postazione fissa, con il tempo, ci è stato chiesto di trasformare questa animazione anche in uno spettacolo itinerante, con tanto di trampoli, la cugina folletta-ungherese, monocicli e attrezzi assurdi.

Le caratteristiche di questi folletti, oltre il simpatico colore verde degli abiti, sono il buffo naso all’insù e le immancabili orecchie a punta.

La famiglia dei folletti è quanto mai chiassosa, irriverente, simpatica e divertente.

PIù che una parata, è una vera e propria animazione itinerante.

Adatta a qualsiasi situazione, dal medievale, al Natale a una giornata qualsiasi, perché si sa, il verde sta su tutto!

La parata dei Folletti è componibile, essendo più un’animazione che non una parata, può funzionare benissimo con un artista da solo, con trampoli o no, fino ad un numero di 7 artisti.

Se volete avere maggiori informazioni relativamente a com comporre questa parata, potete telefonarci o scriverci ai nostri contatti.

 

Se siete interessati alle nostre parate medievali potete guardare anche queste due animazioni :

Se invece siete interessati alle nostre parate a tema Natale, potete guardare queste due:

Continuate a seguire i nostri spettacoli in giro per l’Italia sul nostro profilo FB

Autunno in cantiere : quando gli adulti giocano!

Anche quest’anno siamo nuovamente alla tanto attesa rassegna “Autunno in Cantiere“.

Cos’è Autunno in Cantiere? Un tempo era una rassegna per bambini sull’arte di strada. Le cose interessanti però hanno il potere di trasformarsi e con gli anni Autunno in Cantiere è diventata una rassegna d’arte.Se volete potete andare a leggere i vari articoli che si sono susseguiti nel corso degli anni e seguire la trasformazione.

Quest’anno, immancabilmente abbiamo un tema strepitoso e un programma particolarmente interessante e particolare.

Visto che il tema è una delle cose più attese, lo lascerò per ultimo.

Autunno in cantiere : il volto delirante della rassegna

Una rassegna è fatta di tanti momenti.
Un gruppo di persone, unite da uno stesso ideale che creano.

Autunno in cantiere quest’anno , più che in  altri anni, è stato un’unione di risate, pranzi della domenica e cene al volo, mentre si cercava di realizzare un’ ambientazione  unica e di creare due appuntamenti il più possibile particolari.

Quest’anno la situazione a ottobre era già particolare per conto suo!

Tre acini sono diventati genitori!
Proprio proprio a ottobre!
Due bellissime bambine!

Tra poppate e notti insonni, le disponibilità per allestire, organizzare, fare e brigare, erano veramente poche.

Nonostante tutto, ce l’abbiamo fatta e questo grazie sopratutto ai nostri “vicini di stanza”, la compagnia Giove Teatro.

E’ da un paio di anni che collaboriamo con la Giove Teatro e quest’anno l’unione creativa ha raggiunto dei bei momenti.

Quindi, anche se a ottobre, sembrava che sarebbe stato quasi impossibile realizzare autunno in cantiere, ci troviamo a una settimana con un allestimento meraviglioso, con spettacoli in programma veramente belli e particolari e con tante persone nuove per creare.

Grazie a queste sinergie, il Cantiere Sociale Versiliese si arricchisce e diventa non più solo cantiere sociale, ma sempre di più anche Cantiere culturale.

La rassegna sta diventando ogni anno non specificatamente per bambini.
Gli orari erano già cambiati l’anno scorso, slittando sempre di più verso l’ora dell’aperitivo e facendo in questo modo capire che anche gli spettacoli non erano più solo ed esclusivamente per bambini.

Visto lo splendido lavoro della “Ludoteca Indiani di Quartiere“, è da qualche anno che si è venuta a creare la necessità di sviluppare una rassegna più libera da un target tanto specifico come quello dei bambini.

Uno degli spettacoli di quest’anno, taglia di netto questo traguardo e il tema è stato ideato apposta per poter far capire che quello che stiamo cercando di creare è una rassegna d’arte.

Purtroppo non posso lasciare il tema per ultimo, perché per potervi parlare del programma devo per forza parlarvi prima del tema.

Abbiamo optato per un tema a noi molto caro e che fosse relativamente facile da realizzare.

Autunno in Cantiere : Anche gli adulti giocano !

Un tema che sembra esclusivo dei bimbi, ma non è assolutamente così : il gioco.

autunno in cantiere

Tutti noi dell’associazione siamo accaniti giocatori.

Se venite a trovarci un pomeriggio è probabile che incapperete in un torneo di subbuteo o di freccette.

Andrea Vanni, organizza regolarmente a casa sua la “serata giochini”. Dove gruppi di over 30 si ritrovano per giocare ai più svariati intrattenimenti.

Perché gli adulti non giocano?

Bella domanda! Insegno acrobatica agli adulti da tanti anni e la prima cosa che mi trovo a fare ogni volta è reinsegnare agli adulti a giocare.

Credo che l’unica risposta, sia che a volte, gli adulti aspettano che gli venga dato il permesso di giocare. Non è che non lo sanno fare o non lo vogliono fare, aspettano un “adulto” che gli dica che possono farlo.

I giochi ci saranno!

Quindi che aspettate? Venite a giocare con noi!

Autunno in cantiere:  lo strabiliante programma!

autunno in cantiere

Il programma è in aggiornamento costante, visto che in molti ci chiedono di poter fare qualche cosa, ma non siamo ancora riusciti ad organizzare tutti.
Quindi per ora vi metto le cose principali, poi seguiteci sulla nostra pagina fbAutunno in Cantiere “,  è in continuo aggiornamento.

Le porte di autunno in cantiere si aprono alle 18 :00.

Al primo piano dalle ore 18:30, entrambi i sabati, troverete la stanza della sfinge e il gioco ” sfida la sfinge”.

E’ un gioco “teatrale”, creato e realizzato dalla compagnia Giove Teatro.

Sfidatela!
Lei vi porrà tre indovinelli e se li riuscirete a risolverete avrete vinto!

Nelle altre stanze troverete altri giochi da fare da soli o in compagnia, dal twister gigante, ai rompicapi sui tavoli.

Sabato 18 novembre

ore 19:00 “Maraviglia delle mereviglie“.

Spettacolo di arte varia di e con Stefano Corrina.

Lo spettacolo è adatto anche ai bambini, è uno spettacolo di clown, molto bello e particolare.

E’ uno spettacolo tutto da gustare, senza musiche assordanti o effetti speciali, semplicemente l’arte unica di Stefano, in arte Osvaldo Carretta, che riesce a incantare.

autunno in cantiere autunno in cantiere

Sabato 24 novembre

ore 19:00 ” Fallocidio

Spettacolo comico drammatico di e con Fabio Saccomani.

Questo spettacolo non è molto adatto ai bambini, ma credo che riusciate a capirlo anche voi dal nome.

Fabio nasce come Mastro Bolla, fintanto che dalle bolle non è arrivato al fuoco.

Fallicidio è uno spettacolo dove Fabio racconta e fa cose, completamente nudo e alla fine darà fuoco proprio al suo pene.

Uno spettacolo crudo, divertente e provocatorio.

autunno in cantiere autunno in cantiere

ore 22:00 ” The Big Color Game

Come dice il nome è un gioco. Vi consiglio di portare dei vestiti da lavoro e di prendere la voglia di saltare nelle pozzanghere, prima di uscire di casa.

Sarà una grande sorpresa.

Questo è giusto per introdurre quello che succederà, ma collegatevi alla nostra pagina fb e ogni giorno vi racconteremo nel dettaglio cosa stiamo preparando per voi.

 

 

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rosso popolare

Rosso Popolare : la femminilità del clown e la felicità della musica

Abbiamo spesso parlato di come nascono gli spettacoli. Rosso Popolare è nato dall’animazione ” Dame in bianco “.
Eteree e bianche, giravamo per le vie di Pisa durante un evento floreale, quando alcuni signori ci hanno chiesto una canzone. La conoscevamo. Abbiamo cantato tutti insieme, ridendo e scherzando, mentre improvvisavo una telecronaca divertente.

Durante il viaggio di ritorno non abbiamo parlato d’altro.

Avevamo già proposto un numero di clown musicale in occasione della festa della donna. Avevamo modernizzato e riadattato la canzone popolare ” la mamma ‘un vole”. il numero aveva avuto successo e ci eravamo messe a provare alcuni pezzi della tradizione popolare.
Ogni prova ci divertivamo di più e la voglia di cantare e ridere diventava una necessità.

Dopo questi due eventi è diventato spontaneo lavorare in questa direzione.

Abbiamo recuperato alcune canzoni popolari, sia della tradizione toscana che di quella napoletana.

Dopo innumerevoli prove, abbiamo iniziato a teatralizzare e a trasformare in chiave comica il testo.

Un po’ alla volta il repertorio è andato crescendo, fino a che non abbiamo debuttato nella versione itinerante alla festa del solstizio d’estate a Pruno.

Avevamo da poco iniziato a prendere dimestichezza con questo nuovo tipo di animazione, che ci siamo ritrovate a dover improvvisare uno spettacolo vero e proprio, unendo le varie canzoni.

Grazie alla fortuna del principiante ( e agli anni di esperienza alle spalle ), la serata è andata bene e noi ci siamo rese conto che Rosso Popolare funzionava benissimo sia in una situazione itinerante che di spettacolo.

Cos’è Rosso Popolare

Rosso Popolare è un’animazione che gioca con la musica popolare tra nord e sud.

Una napoletana all’antica e una fiorentina all’avanguardia si incontrano e si scontrano a suon di tecnologia e musica.

Se le schermaglie vengono fatte a suon di canzoni, sono proprio questi antichi testi che alla fine mettono d’accordo le due ragazze.

Il coinvolgimento del pubblico è attivo. Gli spettatori si ritrovano infatti coinvolti dai battibecchi delle ragazze, prendendone parte.

Spesso però è solamente la musica a parlare. Le strade si riempiono della melodia della fisarmonica e delle voci delle due ragazze e chi le ascolta non può fare a meno di canticchiare e perché no, accennare qualche passo di danza.

Il clown e la ricerca della femminilità

La prima volta che mi sono avvicinata al concetto di clown e femminilità è stato grazie ad una grande donna, un magnifico clown, un’insegnante speciale e un’amica unica: Angelica Schabernack.

Partecipai ad un suo stage sul clown. Ricordo che ci aveva chiesto di portare degli abiti. Dopo che ci eravamo cambiate, ci ha fatto guardare allo specchio. A quel punto ci ha chiesto ” il tuo clown è un uomo o una donna ?”. Era più difficile del previsto rispondere a quella semplice domanda.

“Ricordatevi sempre, che siete donne. ”

Con questa frase si concluse il primo tassello di un percorso che continua ancora.

In un mondo dove la femminilità è fatta di apparenza, c’è poco spazio per l’ironia e la comicità. La comicità maschile, spesso non si adatta a quella femminile. E’ un po’ un mondo ancora in parte inesplorato, perché i tempi cambiano e si trasformano.

Rosso Popolare racchiude questa ricerca. Due clown femminili e divertenti. Sempre pronte a prendersi in giro e a ridere con il pubblico. Raccontano le loro vittorie e le loro sconfitte con sincerità e leggerezza.

La musica come necessità e la nascita delle “Tutto in LA”

Quanti di voi cantano sotto la doccia? Avete mai alzato il volume della radio della macchina al massimo mentre passava una canzone che vi piaceva e avete iniziato a cantare a squarciagola? rosso popolare stanchitàMentre gli automobilisti vi sorpassavano guardandovi stupiti e voi vi siete detti ” potrei essere al telefono…”

Spesso ci vergogniamo di questo. Quello che però ci accomuna tutti quanti è che cantare ci dona sollievo. Anche solo canticchiare, sussurrare, bisbigliare, canticchiare nella mente…

Mentre lavoravamo all’animazione delle “Dame in Bianco“, sia io che Alessandra passavamo un periodo non troppo felice. A volte la vita si attorciglia come un serpente e ogni volta che cerchi di srotolarla ti ritrovi sempre davanti al capo sbagliato e prendi un morso. Arrivavamo alla sede e iniziare a lavorare non era facile.

Poi un giorno Alessandra ha preso in mano la fisarmonica e ha iniziato a suonare. Non ricordo che canzone e non ricordo quando abbiamo iniziato a cantare.

Non ci siamo fermate alla prima canzone, ma abbiamo cantato ancora e ancora.

Alla fine eravamo svuotate e felici.

Da quel giorno abbiamo iniziato a provare e a cantare, prima di tutto per noi, per stare bene, per cercare una piccola fuga e un angolo di felicità.

Un giorno ci siamo ritrovate a cantare e a suonare insieme ai Cugini Boiler, che sono stati costretti a riadattare tutte le loro canzoni in LA. Hanno cominciato a prenderci in giro e da lì è nato il nome :

” e questa in che tonalità la fate voi?”

” aspetta…in LA”

” anche questa?”

” si”

” ma fate tutto in la!”

e da questo assurdo dialogo sono nate le “Tutto in LA“.

Portare la musica in scena non è stato facile. E’ come mettere in gioco una parte che non avevamo mai messo in gioco.Ti rendi conto che la direzione è giusta quando ti fanno i primi complimenti. Quando ti dicono che le due voci insieme sono belle. Quando vedi il pubblico ridere. Allora torni a casa solo con la voglia di provare una nuova canzone e di creare un nuovo gioco, non importa quanto questo sia stancante o difficile.

Scheda tecnica

Durata : circa 2 ore ( itinerante ) circa 30 min ( spettacolo )
Numero degli artisti : 2
audio: autonome
luci: non ne necessitiamo, a meno che non sia sera e si richieda lo spettacolo in postazione fissa.
necessità tecniche: un posto dove cambiarsi e lasciare gli effetti personali

Contatti

Per qualsiasi informazione su Rosso Popolare e le “Tutto in LA” i nostri recapiti sono :

Lucia 335 5619240
Alessandra 339 1950201
email: [email protected]

oppure scriveteci nel form sottostante!

rosso popolare

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Il futurismo entra in cantiere

Era il 1909 quando nacque il manifesto Futurista. Dopo ben 107 anni al Cantiere Sociale Versiliese, in occasione della manifestazione “Autunno in Cantiere”, verrà data la possibilità di rivivere per ben due sabati, il brillante fervore artistico che caratterizzò l’inizio dello scorso secolo.

mostra-futurismo-guggenheim

Il programma completo di Autunno in Cantiere

Quest’anno a Autunno in Cantiere sarà il :
5 e il 12 Novembre 2016

Come tutti gli anni si svolgerà presso il Cantiere Sociale Versiliese in Via Belluomini 18 a Viareggio

L’inizio delle attività sarà alle ore 17

5 Novembre 2016

ore 17:00 apertura del cantiere sociale

ore 17:15 inizio del laboratorio

ore 18:00 spettacolo Angelika Georg e Joerg Fischer/ Teatro Schabernack in  ” Un giorno maledetto” e “Ribellione dal basso”. . Monologhi liberamente tratti da Stefano Benni.

ore 19:00 retrospettiva tra il serio e il comico a cura dei cugini Boiler su “Oddo Oddi e il suo tempo” e inizio aperitivo

a seguire serata futurista con improvvisazioni e gare di creazioni artistiche.

12 Novembre 2016

ore 17:00 apertura del cantiere sociale

ore 17:15 inizio laboratorio

ore 18:00 spettacolo di giocoleria comica con Marco Buldrassi “Senza titolo”

ore 19:00 Serata futurista con aperitivi

Il programma è ancora in via di cambiamento, questa è una prima stesura. Stiamo lavorando per arricchire ogni giorno la proposta con nuovi artisti.

Essendo Autunno in Cantiere, un “cantiere”, è un work in progress, quindi seguiteci o qui o sulla pagina facebook per poter avere maggiori informazioni.

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Autunno in Cantiere, come nasce?

Autunno in cantiere nasce da un sogno condiviso della compagnia “i Chicchi d’Uva“. Quando iniziammo a fare questo mestiere i luoghi dove ritrovarsi e dove poter fare prove di giocoleria o teatro erano veramente pochi. Ci ritrovavamo solitamente al porto di Viareggio, davanti ad una vecchia nave arenata chiamata l’Odessa. Sognavamo un luogo dove poter fare e vedere degli spettacoli, un luogo dove ritrovarci per parlare di arte e creare e un giorno, siamo entrati a far parte del Cantiere Sociale Versiliese all’interno dell’ex Inapli. A quel punto far nascere una rassegna di arte varia è stato un passaggio semplice e così eccoci qui, come ogni anno, ad organizzare la nostra piccola rassegna.

Autunno in cantiere è una rassegna a tema?

Quando facemmo la prima edizione, si decise di tentare di coinvolgere tutte le associazioni e le realtà che erano all’interno del Cantiere Sociale Versiliese. Il modo più “artistico” che ci venne in mente, oltre una semplice richiesta di collaborazione e partecipazione, fu quello di “addobbare” il cantiere cercando di creare un tema che uniformasse almeno per il mese di novembre tutte le svariate realtà che ruotano all’interno del Cantiere Sociale. Nel corso degli anni siamo passati da temi quali : autunno gran bazar, autunno western, autunno nel futuro, autunno horror. Tracce sporadiche si possono ancora trovare nei corridoi e nelle stanze.

Quale è il tema di quest’anno e perchè?

Il tema di quest’anno è il Futurismo. Lo abbiamo scelto per molti motivi. Nasce dalla voglia dei Cugini Boiler di creare una retrospettiva tra il serio e il comico su Odo Oddi e la sua musica. I primi del novecento sono anni molti interessanti artisticamente, decisamente molto vivi e questo ci ha portato ad avere subito buone idee sia per l’allestimento che per l’organizzazione degli spettacoli.

Autunno in cantiere quest’anno non è solo per i bambini, perchè?

Quest’anno la ludoteca “indiani di quartiere”, sta svolgendo un ottimo lavoro oramai da tutto ottobre proprio per i bambini. Volevamo quindi variare un po’, anche per creare una cosa diversa. Abbiamo messo l’inizio delle attività alle 17 e speriamo che il nostro caffè futurista possa essere ricco di spunti artistici. I bambini sono i benvenuti e vi sono varie attività adatte anche a loro, dai laboratori della compagnia Beghereè, allo spettacolo del 12 novembre di Marco Buldrassi “senza titolo”.

Quest’anno ad Autunno in Cantiere ospiterete un duo molto particolare. Chi sono?

Il teatro Schabernack! Per prima cosa loro sono amici, oltre questo, sono grandi artisti. Sono due persone magnifiche, due clown incredibili con una storia alle spalle fatta di magia, di difficoltà superate e di sogni. Sono due incantatori, che meritano di essere conosciuti anche al di fuori dell’ambito artistico per la loro profondità e la loro simpatia. Gli Schabernack sono dei pionieri, hanno percorso strade sterrate che ora son diventate battute e asfaltate proprio grazie a loro. Ogni anno organizzano a Montelaterone, il paesino dove vivono un festival unico nel suo genere “Incanti Notturni”, se non avete niente da fare, vi consiglio veramente di prendervi due giorni di vacanza per andare a vederlo.

teatro-schabernack

Come mai quest’anno sono solamente due sabati e non quattro?

Per cercare di concentrare un po’ di più le forze e riuscire a dare il massimo. In associazione siamo molti, ma come spesso succede, la vita e le famiglie ci hanno un po’ sparpagliato. Per molti di noi è difficile venire ad aiutare all’allestimento o trattenersi per parecchio tempo, come succedeva negli anni passati. Per non rischiare di calare la qualità abbiamo ridotto i giorni. Non è detto che sia una decisione definitiva, per quest’anno questo è il massimo che riusciamo a fare e cercheremo di farlo il meglio possibile.

Angelo

3 cose che hanno funzionato e 3 cose che non hanno funzionato nelle scorse edizioni

Vediamo, le cose che hanno funzionato sono :
1) indubbiamente gli spettacoli e le varie attività

2) gli allestimenti e i nostri vestiti a tema

3) la collaborazione che si crea per organizzare il tutto. Molti amici vengono a darci una mano e a brindare con noi

Ora veniamo alle note dolenti, le cose che non hanno funzionato :

1) Ci hanno detto che l’ambiente dell’ex inapli non è “piacevole” è un po’ “sgarrupato”.

2) Siamo pessimi nel fare pubblicità

3) Tentiamo ogni anno di coinvolgere attivamente le altre associazioni con scarsi risultati

Avete trovato alcuni rimedi alle pecche che mi hai detto?

Si e no. Per quanto riguarda l’ambiente è stato fatto molto per cercare di renderlo più piacevole, riverniciando e togliendo le cose vecchie. Di fatto comunque, quando l’ex Inapli è stato dato in mano al Cantiere Sociale Versiliese vigeva in stato di abbandono. Il riscaldamento non ha mai funzionato, l’ascensore nemmeno e questo solo per fare degli esempi. Abbiamo preso quel posto con l’ideologia di farlo rivivere, ma non staccandolo dal quartiere. Quando siamo arrivati il retro della scuola era pieno di siringhe e la notte era un posto poco raccomandabile. Era il posto giusto dove stare. Autunno in cantiere è anche questo, non è la proposta elegante da teatro di gala, è più una situazione popolare. Quindi, si, lavoriamo per cercare di trasformare l’Ex Inapli in un posto accogliente, ma l’idea non è quella di ristrutturarlo strutturalmente quanto come centro culturale.
Per il resto non ho molto da dire, siamo un pochino di nicchia, spesso l’arte è così, non è che ci possiamo fare più di tanto, cerchiamo di capire quando ci fanno una critica e di migliorare, ma anche i migliori teatri sono vuoti, quindi non ci fasciamo troppo la testa. Sulla pubblicità, non posso invece dire niente. Siamo carenti.  Stiamo provando a migliorare, in fin dei conti sto rispondendo a questa intervista proprio per questo no?

E’ vero. Quindi, dimmi un motivo per cui venire quest’anno ad autunno in cantiere.

Uno solo? ce ne sono mille! E sono tutti validi! A parte gli scherzi, direi che il motivo migliore per venire a Autunno in Cantiere è che è genuino. Non sarà l’Operà di Paris, ma gli spettacoli che abbiamo presentato erano sempre di qualità e erano fatti veramente con il cuore e la passione, visto che chi viene prende solo un piccolo rimborso spese. Tutto Autunno in Cantiere nasce da un anno di autotassazione dei Chicchi d’Uva e da un paio di mesi di lavoro di allestimento e organizzazione solo per la voglia di poter portare questa proposta. Un buon motivo per venire a Autunno in Cantiere è che è un sogno di un gruppo di ragazzi che ragazzi non sono più, ma che continuano a credere che se sogni qualche cosa davanti d una nave arenata, magari un giorno si avvererà. A volte è più difficile portare avanti un sogno che farlo avverare, per questo noi continuiamo a crederci.

Una cosa importante prima di salutarci, ma come si fa a partecipare? Dove si trova questo posto e come si fa a rimanere aggiornati?

Partecipare è semplice, basta venire il sabato 5 o sabato 12 novembre (2016) al Cantiere Sociale Versiliese in Via Belluomini 18 a Viareggio. Se uno vuole partecipare con noi nell’organizzazione basta che ci contatti sulla nostra pagina fb, siamo aperti a qualsiasi proposta. Sulla pagina ci sono tutti gli aggiornamenti, dai lavori in corso alle foto delle varie giornate, basta un mi piace e saprete tutto di noi! Trovate le info anche sul nostro sito, dove abbiamo pubblicato anche questa intervista. A questo punto ho io una domanda:

ma tu verrai a Autunno in Cantiere?

noi

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E’chasses femme, la dama in bianco e il duo “Femmes en Blanc”

Come si sa il bianco è perfetto in ogni occasione, forse è per questo che la “Dama in Bianco“, sta riscuotendo tanto successo.

Scherzi a parte vi racconto come è nata e sopratutto perchè.

Come è nata “E’chasses femme”, la Dama in Bianco

Dama in Bianco

Sono anni che abbiamo realizzato una parata itinerante molto particolare, “Voyage Surrealiste” o anche semplicemente chiamata la Parata Bianca. Probabilmente quando venne ideata, il primo istinto fu di sfidare noi stessi e le nostre capacità. La parata nacque con l’idea di essere un viaggio nel surreale. Per l’occasione sperimentammo i trampoli da salto e i trampoli a 4 appoggi. Sono trampoliera da tanti anni e l’idea di provare i jumper era entusiasmante.
La vera sfida però non fu la tecnica o la parte artistica, quanto riuscire a mantere la parata “Bianca”, senza farla diventare, grigina o rosina.
Per porre rimedio ad alcuni lavaggi falliti, ci siamo ritrovati con scorte infinite di vestiti e stoffe bianche.

Tempo fa, sono stata chiamata per una serata di quelle inaspettate. Una notte bianca. Avevo abbastanza materiale per creare un vestito perfetto per l’occasione e così è stato.
Ho passato alcuni giorni alla nostra piccola e colorata sede, piena di cose che non sempre hanno un nome e ho tirato su questo nuovo vestito.

La serata fu un successo, tanto che decisi di riproporre immediatamente il personaggio.

dama in bianco

L’Evoluzione

La serata più importante per la dama bianca è stata indubbiamente un White Party a Firenze.( qua potete vedere anche il video della serata )
Ospite di persone magnifiche, mi sono cambiata in un luogo quanto mai inusuale, un negozio di antiquariato, l’Expertise.
Chi fa il trampoliere sa quando possa essere complicata la salita sui trampoli in alcune occasioni!
Come trampoliera, quel giorno, mi sentivo letteramente un elefante in una cristalleria.

dama Bianca nel negozio di antiquariato
Intorno a me avevo queste simpatiche persone, che mi aiutavano, anche loro tra il preoccupato e lo stupito.
E’ stato parlando con loro, ascoltando quello che vedevano loro nella Dama Bianca, che mi ha fatto prendere in considerazione di valorizzarla maggiormente.

Da Singolo a Duo

l’arrivo dell’Alessandra con la Fisarmonica

In collaborazione con l’Alessandra, abbiamo tentato di sviluppare maggiormente il personaggio e visto gli ultimi due anni di prove musicali, abbiamo deciso di accostarle la fisarmonica.
A questo punto la Dama Bianca non era più sola, ma aveva la possibilità di muovere il suo largo vestito sulle note antiche della fisarmonica.

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Quando abbiamo fatto la nostra prima uscita eravamo titubanti. Sapevamo che l’idea era buona e che poteva funzionare, ma c’è sempre bisogno dell’impatto del pubblico per avere la riprova se quello che si sta facendo funziona veramente. Così è stato.

Incantati dalle note della fisarmonica e da queste due dame in bianco, il pubblico ci ha fatto capire che stavamo andando nella direzione giusta per creare una bella animazione.

Stavamo lavorando a questo duo musicale già da un po’, non avremmo mai pensato che il debutto fosse così etereo, ma a volte bisogna seguire gli eventi e farsi suggerire la fantasia da quello che ci sta intorno.

Femmes en blanc

Perchè “Femmes en Blac”?

Abbiamo chiamato il duo, semplicemente “Femmes en Blanc”. Abbiamo tenuto il nome francese, perchè i personaggi e la fisarmonica, rimandano un po’ ad atmosfere provenzali. Volevamo mettere l’accento sulla femminilità. E’ una caratteristica che ho capito essere importante e che è molto forte sia nella Dama Bianca che nel duo “Femmes en Blac”.
E’ stato proprio grazie al proprietario del negozio di antiquariato, che ho capito quanto questa cosa andasse valorizzata. Nella sua telefonata lui mi aveva chiesto esplicitamente una trampoliera donna. Non voglio qua iniziare un discorso sull’arte, sul circo e sulla femminilità, per quanto l’argomento possa essere interessante, diciamo che è un argomento che a me stimola tantissimo la ricerca e la consapevolezza. Sentirmi ricordare la femminilità come ricchezza, mi ha portato a valorizzare maggiormente il fatto di essere una trampoliera donna accompagnata da una fisarmonicista donna. Due valori aggiunti.

Così è nata la Dama in Bianco ( E’chasses femme ) e si è sviluppata nel duo “Femmes en Blac”.

femmes en blanc

Contatti

Come fare ad avere la Dama in Bianco o il Duo Femmes en Blac al proprio evento

Se volete maggiori informazioni su queste animazioni o se volete averle al vostro evento, notte bianca, white party, matrimoni o chi più ne ha ne metta, potete scriverci a :
[email protected]
cell : 335 5619240

oppure potete compilare i commenti qua sotto e vi risponderemo prestissimo.

Galleria immagini

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CoRsi Per AduLti- L’AcRobAlaNce

Che cos’è l’acroportes

L’acroportes o anche chiamato acrobalance è una disciplina circense che trova le sue radici nella ginnastica artistica. Chi da bambino non si è divertito a fare piramidi con gli amici sulla spiaggia? L’acroportes non è altro che la disciplina che studia l’equilibrio di due o più corpi sia in figure statiche che in dinamiche.

Alla base dell’acroportes vi è proprio la ricerca di un equilibrio sia personale che di coppia, dove i due corpi interagiscono a partire dal respiro e il peso dell’uno aiuta il peso dell’altro a muoversi nello spazio.L’croportes si pratica a coppie dove, colui o colei che “porta” viene chiamato “porter” e colui o colei che viene portato viene chiamato “agile”.verticale

Alla base del lavoro di un agile vi è lo studio della verticale e la capacità di essere coscienti dei movimenti del proprio corpo in qualsiasi posizione.

Alla base del lavoro di un porter vi è lo studio della forza e dell’elasticità, ma sopratutto dell’equilibrio.

I due lavori non sono settari, ma si fondono uno nell’altro, visto che in realtà entrambi gli acrobati, attraverso la disciplina del portes sviluppano una buona preparazione fisica.

L’acroportes fa parte delle discipline circensi e pertanto alla base vi è il gioco. Il gioco che diventa uno strumento didattico per poter superare i propri limiti e per poter affrontare le proprie paure.

Conoscere il proprio corpo e il proprio equilibrio e imparare a interagire con il corpo di un altra persona imparando a conoscerlo e a conoscere l’equilibrio dell’altro. Per questo motivo dall’acrobalance si è sviluppato un ramo dello yoga.L’acroyoga, dove vengono riprese le figure dell’acroportes con particolare attenzione al respiro e allo stretching, parte dall’acrobalance, implementando le figure con la filosofia dello yoga. La reale differenza non sta tanto nelle figure in sé , quanto nel fatto che l’acroportes prediliga il lato giocoso dell’interazione e anche il lato più “sfrontato”, si impara a superare i propri limiti e le proprie paure, imparando a ridere con gli altri.

L’acroportes da adulti. Pro e contro.

E’ possibile fare acroportes da adulti senza aver mai fatto disclipine sportive prima?

E’ facile capire che essendo una disciplina fisica, meglio sta il nostro corpo e più facilmente riusciremo a realizzare e a fare figure di portes, ma è anche vero che non è necessario aver praticato sport prima per poter iniziare un percorso di acroportes.

A differenza dell’acrobatica ,che sviluppando la forza dinamica e d’impulso va a pesare molto su legamenti e giunture, l’acrobalance sfrutta movimenti più lenti e tranne ad livelli molto alti non ha particolari impulsi o pressioni su giunture, tendini e legamenti, per questo si adatta molto bene anche ad un lavoro sugli adulti.

Praticando acroportes, già dopo le prime settimane, senza rendersene conto, ci si sente il fisico più tonico, gli addominali più tirati, le braccia e le gambe più forti.

La vera differenza però sta nella coscienza di se in relazione con l’ambiente.plancia all'aria aperta

Prendendo sicurezza del nostro corpo e scoprendo e superando i nostri limiti si ha un miglioramento graduale del nostro rapporto con ogni cosa. Per fare un esempio, vi trovate davanti ad una pozzanghera, non sapete se con un salto riuscirete a superarla, solitamente sareste portati a pensare di no, dopo un po’ che lavorate sui vostri limiti e sul vostro corpo saprete esattamente se siete in grado di saltarla. La capacità reale di saltare la pozzanghera viene con l’allenamento e con un po’ di impegno si possono raggiungere grandi risultati, la parte difficile del lavoro sta nella consapevolezza se il nostro corpo è in grado di fare o no una cosa. Per questo l’acroportes è particolarmente indicato per gli adulti, perchè il corpo con l’età cambia e è difficile per tutti accetare questi cambiamenti, imparare a vederli, riconoscerli e capire anche che possono essere superati, è lo scopo primario dell’acroportes fatto da adulti.

composizione

Necessità tecniche

Le necessità tecniche non sono molte.

Per la situazione base, basta un posto riscaldato e tappetini da yoga per ogni partecipante.

La situazione ottimale sarebbe, su l’ordine di 10 partecipanti :

  • tappetini alti almeno 5 cm, almeno 6

  • spalliere

  • un tappetone più grande

L’insegnante dispone di 5 tappetini, che può mettere a disposizione.

Età : 20- 55

Durata lezione : 2 ore

Numero massimo di partecipanti : 14

Non è necessario venire a coppia.

Vuoi aprire un corso? Fare uno stage? Partecipare alle nostre lezioni?

Se vuoi aprire un corso di acroportes, purchè sia a Viareggio o dintorni, contattaci.

Se invece vuoi organizzare uno stage, contattaci, specificando il luogo e il livello degli allievi.

Se vuoi partecipare e abiti vicino a Pontedera, puoi chiedere informazioni presso Capovolta Corsi Per Tutti, dove da anni teniamo un corso di acroportes per adulti.

gruccpo in colonna

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Autunno in cantiere Space 2014

Avevamo sempre sognato di poter realizzare un’ambientazione spaziale.

Il cantiere sociale non è esattamente il posto più idoneo, ma dopo un mese di lavoro siamo riusciti nell’intento.

Tante luci e tanti colori fluorescenti hanno reso possibile il raggiungimento dell’obbiettivo.

Ecco a voi come si presentava il cantiere sociale nel 2014

Galleria

 

Autunno in cantiere horror 2015

Il 2015 è stato l’anno dell’horror.

Già perchè come ogni anni a novembre il cantiere sociale versiliese si è animato seguendo un tema inventato dai Chicchi che hanno allestito tutto il cantiere per l’occasione.

Dopo mille proposte e mille ripensamenti quest’anno è toccato all’horror.

Gli spettacoli sono stati tutti molto belli e per la prima volta abbiamo invaso i capannoni per poter fare anche uno spettacolo di fuoco.

Ecco alcune delle foto dell’allestimento del 2015.

Vi riproponiamo anche il volantino con gli spettacoli che erano in programma.

volantini autunno in cantiere 2015

Fantastici anche i ragazzi della compagnia Beghereè che per l’occasione hanno proposto dei laboratori a tema.

Autunno in cantiere è anche su Facebook, dove ci è più facile scrivere gli aggiornamenti. Mettete Mi Piace sulla nostra pagina e sarete informati sulle nostre attività

 

Questo è un articolo uscito sul Tirreno che parla di noi :

NON SOLO HORROR(i) AL CANTIERE SOCIALE VERSILIESE

Pubblicato da Lucia Paolini · 15 novembre 2015

L’ex inapli nel corso degli anni ha avuto più momenti per apparire sui giornali locali. Inizialmente, quando era ancora un istituto professionale, era rinomato per formare giovani studenti pronti per essere inseriti nel mondo del lavoro, poi, l’istituto è stato chiuso e lo stabile lentamente è andato in rovina. Preso di mira da persone che ne fecero la loro base per droghe e altre attività poco lecite è stato affidato dalla provincia al Cantiere Sociale Versiliese, una strana realtà che vede al suo interno tante associazioni locali che si impegnano, su fronti diversi, per la città. Si passa da associazioni con forte carattere politico, ad altre che si occupano di salute mentale, a associazioni teatrali e culturali, insomma è uno strano miscuglio tenuto insieme solo dalla voglia di poter fare qualche cosa per Viareggio. L’arrivo del cantiere sociale presso l’ex inapli si è visto subito dai primi tempi, il posto è stato pulito e sono sparite le siringhe, è stato ridipinto e è nata una ludoteca e un ostello che ospita persone che hanno subito uno sfratto. Come spesso capita, manca un po’ la comunicazione con l’esterno e visto che tutto si basa sul volontariato, si riescono a raggiungere solo poche persone, o comunque meno di quante vorrebbe il cantiere sociale, per alcuni quindi, quel posto è ancora un luogo non ben identificato che se negli ultimi anni è finito sul giornale è stato solamente per denunciare situazioni spiacevoli, di persone che sono state messe agli arresti domiciliari in una delle palazzine adibita a bagni e orrori simili. E’ proprio all’interno di questa strana situazione che è nata una realtà che cresce ogni anno e che merita di essere raccontata e è la rassegna Autunno in Cantiere. Tra le varie associazioni che compongono il cantiere sociale, una di queste si occupa di circo oramai da tanti anni , I chicchi d’Uva. La nascita di questa è associazione è semplice, un gruppo di amici con l’amore per il circo, il teatro e l’arte di strada che dal 1998 si impegnano affiancandosi a varie iniziative e portano il loro supporto creativo all’interno di svariati progetti, tra cui ad esempio l’anfiteatro Fabio Chiesa, ma oltre alle collaborazioni è qualche anno che organizzano una rassegna di arte di strada molto particolare e unica nel suo genere, Autunno in Cantiere. Ogni anno a novembre, i chicchi d’uva scenografano quasi completamente l’ex inapli, seguendo un tema. Nel corso degli anni è stato dato vita ad un ambiente balcanico, con gran bazar e petit bazar, dove si potevano barattare vestiti e oggetti, ad una fattoria in perfetto stile western e ad un ambiente spaziale con alieni e astronauti di altri mondi. Il tema scelto quest’anno è quanto mai ironico e attuale e è il tema horror. Salendo per le scale infestate da ragnatele, si arriva al primo piano dove da dietro una tenda un occhio scortese ci osserva e subito si apre un corridoio di lumini. Appese alle parete vi sono tantissime lapidi, tutti morti nel 2015, tutti i nostri politici, ma anche persone impensabili che fanno parte del mondo dello spettacolo, tutti racchiusi in un unico cimitero. Futile spiegarne il significato. Attraverso una porta con due grandi leoni si supera un ragno che ha deciso di fare la ragnatela proprio all’entrata dell’ultima stanza, un vecchio cimitero con mani che spuntano dalle tombe e vampiri che camminano indisturbati. Autunno in cantiere non è solo questo,oltre queste scenografie vi sono gli spettacoli di arte di strada e i laboratori per bambini e adulti. Una delle cose più interessanti di questa iniziativa è che nasce con l’idea del coinvolgimento delle associazioni che compongono il cantiere sociale e la partecipazione del quartiere. Non sempre questo avviene, ma negli anni le cose sono andate sempre meglio. Il programma è semplice, ogni sabato troverete la ludoteca con i suoi giochi e attività o la compagnia Beghereè con i laboratori di riciclo, vi sarà Giove Teatro con la sua rappresentazione “Come il tuono” e gli spettacoli: il 7 novebre le spirals fire con “Flame”, il 14 Marta con “…che amore animale”, il 21 ci sarà Gunter con “Gunterie” e il 28 la bottega del musical con “tremate le streghe son tornate, le fiabe come mai le avete sentite raccontate”. Sono tutti spettacoli adatti sia a bambini che adulti, comunque se volete maggiori informazioni potete seguire la pagina facebook di autunno in cantiere per avere aggiornamenti e chiedere informazioni. In un mondo di orrori, si può passare un pomeriggio al cantiere sociale immersi in un orrore che ci fa sorridere, un orrore che ci fa star bene, un orrore che perde il suo significato per diventare gioco. Per una volta l’ex inapli, può finire con i suoi orrori sul giornale, questo non cancella la realtà e come spesso capita, l’arte non ha il potere di cambiare le cose, ma indubbiamente ha la pretesa di regalare un respiro di sollievo, un pensiero, un’illusione e chissà, magari un sorriso. Che finiscano sui giornali gli horror dell’ex inapli, perchè tutti possiate conoscere un po’ meglio questa realtà e abbiate la voglia di parteciparvi.

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