zip

Zip : un clown in equilibrio

Chi è Zip?

Zip è un clown alla ricerca di un equilibrio impossibile.

Dopo quasi tre anni di lavoro tra stage, spettacoli e allenamenti ecco che Andrea riesce a dare vita ad un nuovo spettacolo, unico nel suo genere.
La nascita di un nuovo spettacolo è un momento delicato, ci sono voluti parecchi tentativi e parecchi cambi di direzione prima di poter arrivare a questa forma. Dopo i primi stage di Clown si era visto un primo inizio, timido e ancora ancorato al passato.ZIp Il grande cambiamento è avvenuto quando Andrea, tornato dalla  BIAC la biennale internazionale arti di Circo, pieno di energia e di nuove idee ha trovato la forza per staccarsi dai vecchi schemi e tentare nuove sperimentazioni.

Ancora però non aveva ottenuto il risultato che stava cercando. C’è voluto ancora un anno di strada e di festival in giro per tutta l’Italia, per poter levigare, trasformare e dare vita allo spettacolo di ZiP.
Rispondendo quindi semplicemente alla domanda su chi è ZiP si potrebbe dire che è un clown alla ricerca di un equilibrio, ma la verità è che ZiP è un lavoro in continua ricerca e trasformazione, dove equilibrismo e clownerie non sono mai ad un punto di arrivo, ma sono in continua evoluzione.

Lo Spettacolo oooooOOOO Splash!

Nei suoi tentativi di raggiungere un equilibrio e di stupire il pubblico, ZiP, cercherà di dare vita ad un numero tra l’immaginario e il reale : un tuffo in un bicchier d’acqua.

Se vi sembra impossibile anche solo l’idea e la sola frase vi fa venire in mente più una forma di modo di dire che non un vero e proprio gesto, sappiate che per ZiP questa cosa è quanto mai reale.
ZipCi sono voluti moltissimi anni per trovare il bicchiere giusto, la quantità d’acqua corretta, ma sopratutto la cosa più complicata di tutti: il luogo da dove buttarsi.

Lo avete visto saltare dai balconi, dalle finestre, dai pali della luce, dalle scale, fino a quando è riuscito a trovare il trampolino perfetto.
Quando dico trampolino, intendo proprio trampolino. Il sogno di ZiP, era quello di poter stare in alto, in equilibrio, come un atleta alla finale delle Olimpiadi di tuffi, con lontanissimo,in basso, il suo piccolo bicchiere d’acqua.
Probabilmente lo avete incontrato mentre tentava di costruire delle strane impalcature, poi finalmente ha trovato come posizionare il suo trampolino.
In equilibrio su tre pali di legno, sorretto dalla forza del pubblico, ecco che ZiP si ritrova a camminare su una tavola nel vuoto, dopo aver ricreato un’immagine degna di un disegnatore.
E’ un attimo, un respiro o forse un sospiro….ed è subito…ooOOO Splash!

Scheda Tecnica

  • Spazio scenico 6×6 in piano liscio
  • durata 35-40 min
  • audio autonomo
  • allaccio elettrico per le luci in caso di spettacolo serale
  • un luogo dove cambiarsi

Come Contattare ZiP

Nell’epoca dei social, contattare Zip è quanto mai facile.

Potete mandargli una mail :

Potete cercare la sua pagina FB :

Potete telefonargli o mandargli un messaggio :

Andrea 339 7238598

Oppure potete guardare nei calendari dei festival di arti di strada o nelle piazze, se sentirete il pubblico fare ooOOO lì troverete ZiP.

Foto e Video

Ecco a voi il video – promo dello spettacolo.

 

Se invece volete vedere alcune foto dello spettacolo :

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Autunno in cantiere : quando gli adulti giocano!

Anche quest’anno siamo nuovamente alla tanto attesa rassegna “Autunno in Cantiere“.

Cos’è Autunno in Cantiere? Un tempo era una rassegna per bambini sull’arte di strada. Le cose interessanti però hanno il potere di trasformarsi e con gli anni Autunno in Cantiere è diventata una rassegna d’arte.Se volete potete andare a leggere i vari articoli che si sono susseguiti nel corso degli anni e seguire la trasformazione.

Quest’anno, immancabilmente abbiamo un tema strepitoso e un programma particolarmente interessante e particolare.

Visto che il tema è una delle cose più attese, lo lascerò per ultimo.

Autunno in cantiere : il volto delirante della rassegna

Una rassegna è fatta di tanti momenti.
Un gruppo di persone, unite da uno stesso ideale che creano.

Autunno in cantiere quest’anno , più che in  altri anni, è stato un’unione di risate, pranzi della domenica e cene al volo, mentre si cercava di realizzare un’ ambientazione  unica e di creare due appuntamenti il più possibile particolari.

Quest’anno la situazione a ottobre era già particolare per conto suo!

Tre acini sono diventati genitori!
Proprio proprio a ottobre!
Due bellissime bambine!

Tra poppate e notti insonni, le disponibilità per allestire, organizzare, fare e brigare, erano veramente poche.

Nonostante tutto, ce l’abbiamo fatta e questo grazie sopratutto ai nostri “vicini di stanza”, la compagnia Giove Teatro.

E’ da un paio di anni che collaboriamo con la Giove Teatro e quest’anno l’unione creativa ha raggiunto dei bei momenti.

Quindi, anche se a ottobre, sembrava che sarebbe stato quasi impossibile realizzare autunno in cantiere, ci troviamo a una settimana con un allestimento meraviglioso, con spettacoli in programma veramente belli e particolari e con tante persone nuove per creare.

Grazie a queste sinergie, il Cantiere Sociale Versiliese si arricchisce e diventa non più solo cantiere sociale, ma sempre di più anche Cantiere culturale.

La rassegna sta diventando ogni anno non specificatamente per bambini.
Gli orari erano già cambiati l’anno scorso, slittando sempre di più verso l’ora dell’aperitivo e facendo in questo modo capire che anche gli spettacoli non erano più solo ed esclusivamente per bambini.

Visto lo splendido lavoro della “Ludoteca Indiani di Quartiere“, è da qualche anno che si è venuta a creare la necessità di sviluppare una rassegna più libera da un target tanto specifico come quello dei bambini.

Uno degli spettacoli di quest’anno, taglia di netto questo traguardo e il tema è stato ideato apposta per poter far capire che quello che stiamo cercando di creare è una rassegna d’arte.

Purtroppo non posso lasciare il tema per ultimo, perché per potervi parlare del programma devo per forza parlarvi prima del tema.

Abbiamo optato per un tema a noi molto caro e che fosse relativamente facile da realizzare.

Autunno in Cantiere : Anche gli adulti giocano !

Un tema che sembra esclusivo dei bimbi, ma non è assolutamente così : il gioco.

autunno in cantiere

Tutti noi dell’associazione siamo accaniti giocatori.

Se venite a trovarci un pomeriggio è probabile che incapperete in un torneo di subbuteo o di freccette.

Andrea Vanni, organizza regolarmente a casa sua la “serata giochini”. Dove gruppi di over 30 si ritrovano per giocare ai più svariati intrattenimenti.

Perché gli adulti non giocano?

Bella domanda! Insegno acrobatica agli adulti da tanti anni e la prima cosa che mi trovo a fare ogni volta è reinsegnare agli adulti a giocare.

Credo che l’unica risposta, sia che a volte, gli adulti aspettano che gli venga dato il permesso di giocare. Non è che non lo sanno fare o non lo vogliono fare, aspettano un “adulto” che gli dica che possono farlo.

I giochi ci saranno!

Quindi che aspettate? Venite a giocare con noi!

Autunno in cantiere:  lo strabiliante programma!

autunno in cantiere

Il programma è in aggiornamento costante, visto che in molti ci chiedono di poter fare qualche cosa, ma non siamo ancora riusciti ad organizzare tutti.
Quindi per ora vi metto le cose principali, poi seguiteci sulla nostra pagina fbAutunno in Cantiere “,  è in continuo aggiornamento.

Le porte di autunno in cantiere si aprono alle 18 :00.

Al primo piano dalle ore 18:30, entrambi i sabati, troverete la stanza della sfinge e il gioco ” sfida la sfinge”.

E’ un gioco “teatrale”, creato e realizzato dalla compagnia Giove Teatro.

Sfidatela!
Lei vi porrà tre indovinelli e se li riuscirete a risolverete avrete vinto!

Nelle altre stanze troverete altri giochi da fare da soli o in compagnia, dal twister gigante, ai rompicapi sui tavoli.

Sabato 18 novembre

ore 19:00 “Maraviglia delle mereviglie“.

Spettacolo di arte varia di e con Stefano Corrina.

Lo spettacolo è adatto anche ai bambini, è uno spettacolo di clown, molto bello e particolare.

E’ uno spettacolo tutto da gustare, senza musiche assordanti o effetti speciali, semplicemente l’arte unica di Stefano, in arte Osvaldo Carretta, che riesce a incantare.

autunno in cantiere autunno in cantiere

Sabato 24 novembre

ore 19:00 ” Fallocidio

Spettacolo comico drammatico di e con Fabio Saccomani.

Questo spettacolo non è molto adatto ai bambini, ma credo che riusciate a capirlo anche voi dal nome.

Fabio nasce come Mastro Bolla, fintanto che dalle bolle non è arrivato al fuoco.

Fallicidio è uno spettacolo dove Fabio racconta e fa cose, completamente nudo e alla fine darà fuoco proprio al suo pene.

Uno spettacolo crudo, divertente e provocatorio.

autunno in cantiere autunno in cantiere

ore 22:00 ” The Big Color Game

Come dice il nome è un gioco. Vi consiglio di portare dei vestiti da lavoro e di prendere la voglia di saltare nelle pozzanghere, prima di uscire di casa.

Sarà una grande sorpresa.

Questo è giusto per introdurre quello che succederà, ma collegatevi alla nostra pagina fb e ogni giorno vi racconteremo nel dettaglio cosa stiamo preparando per voi.

 

 

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rosso popolare

Rosso Popolare : la femminilità del clown e la felicità della musica

Abbiamo spesso parlato di come nascono gli spettacoli. Rosso Popolare è nato dall’animazione ” Dame in bianco “.
Eteree e bianche, giravamo per le vie di Pisa durante un evento floreale, quando alcuni signori ci hanno chiesto una canzone. La conoscevamo. Abbiamo cantato tutti insieme, ridendo e scherzando, mentre improvvisavo una telecronaca divertente.

Durante il viaggio di ritorno non abbiamo parlato d’altro.

Avevamo già proposto un numero di clown musicale in occasione della festa della donna. Avevamo modernizzato e riadattato la canzone popolare ” la mamma ‘un vole”. il numero aveva avuto successo e ci eravamo messe a provare alcuni pezzi della tradizione popolare.
Ogni prova ci divertivamo di più e la voglia di cantare e ridere diventava una necessità.

Dopo questi due eventi è diventato spontaneo lavorare in questa direzione.

Abbiamo recuperato alcune canzoni popolari, sia della tradizione toscana che di quella napoletana.

Dopo innumerevoli prove, abbiamo iniziato a teatralizzare e a trasformare in chiave comica il testo.

Un po’ alla volta il repertorio è andato crescendo, fino a che non abbiamo debuttato nella versione itinerante alla festa del solstizio d’estate a Pruno.

Avevamo da poco iniziato a prendere dimestichezza con questo nuovo tipo di animazione, che ci siamo ritrovate a dover improvvisare uno spettacolo vero e proprio, unendo le varie canzoni.

Grazie alla fortuna del principiante ( e agli anni di esperienza alle spalle ), la serata è andata bene e noi ci siamo rese conto che Rosso Popolare funzionava benissimo sia in una situazione itinerante che di spettacolo.

Cos’è Rosso Popolare

Rosso Popolare è un’animazione che gioca con la musica popolare tra nord e sud.

Una napoletana all’antica e una fiorentina all’avanguardia si incontrano e si scontrano a suon di tecnologia e musica.

Se le schermaglie vengono fatte a suon di canzoni, sono proprio questi antichi testi che alla fine mettono d’accordo le due ragazze.

Il coinvolgimento del pubblico è attivo. Gli spettatori si ritrovano infatti coinvolti dai battibecchi delle ragazze, prendendone parte.

Spesso però è solamente la musica a parlare. Le strade si riempiono della melodia della fisarmonica e delle voci delle due ragazze e chi le ascolta non può fare a meno di canticchiare e perché no, accennare qualche passo di danza.

Il clown e la ricerca della femminilità

La prima volta che mi sono avvicinata al concetto di clown e femminilità è stato grazie ad una grande donna, un magnifico clown, un’insegnante speciale e un’amica unica: Angelica Schabernack.

Partecipai ad un suo stage sul clown. Ricordo che ci aveva chiesto di portare degli abiti. Dopo che ci eravamo cambiate, ci ha fatto guardare allo specchio. A quel punto ci ha chiesto ” il tuo clown è un uomo o una donna ?”. Era più difficile del previsto rispondere a quella semplice domanda.

“Ricordatevi sempre, che siete donne. ”

Con questa frase si concluse il primo tassello di un percorso che continua ancora.

In un mondo dove la femminilità è fatta di apparenza, c’è poco spazio per l’ironia e la comicità. La comicità maschile, spesso non si adatta a quella femminile. E’ un po’ un mondo ancora in parte inesplorato, perché i tempi cambiano e si trasformano.

Rosso Popolare racchiude questa ricerca. Due clown femminili e divertenti. Sempre pronte a prendersi in giro e a ridere con il pubblico. Raccontano le loro vittorie e le loro sconfitte con sincerità e leggerezza.

La musica come necessità e la nascita delle “Tutto in LA”

Quanti di voi cantano sotto la doccia? Avete mai alzato il volume della radio della macchina al massimo mentre passava una canzone che vi piaceva e avete iniziato a cantare a squarciagola? rosso popolare stanchitàMentre gli automobilisti vi sorpassavano guardandovi stupiti e voi vi siete detti ” potrei essere al telefono…”

Spesso ci vergogniamo di questo. Quello che però ci accomuna tutti quanti è che cantare ci dona sollievo. Anche solo canticchiare, sussurrare, bisbigliare, canticchiare nella mente…

Mentre lavoravamo all’animazione delle “Dame in Bianco“, sia io che Alessandra passavamo un periodo non troppo felice. A volte la vita si attorciglia come un serpente e ogni volta che cerchi di srotolarla ti ritrovi sempre davanti al capo sbagliato e prendi un morso. Arrivavamo alla sede e iniziare a lavorare non era facile.

Poi un giorno Alessandra ha preso in mano la fisarmonica e ha iniziato a suonare. Non ricordo che canzone e non ricordo quando abbiamo iniziato a cantare.

Non ci siamo fermate alla prima canzone, ma abbiamo cantato ancora e ancora.

Alla fine eravamo svuotate e felici.

Da quel giorno abbiamo iniziato a provare e a cantare, prima di tutto per noi, per stare bene, per cercare una piccola fuga e un angolo di felicità.

Un giorno ci siamo ritrovate a cantare e a suonare insieme ai Cugini Boiler, che sono stati costretti a riadattare tutte le loro canzoni in LA. Hanno cominciato a prenderci in giro e da lì è nato il nome :

” e questa in che tonalità la fate voi?”

” aspetta…in LA”

” anche questa?”

” si”

” ma fate tutto in la!”

e da questo assurdo dialogo sono nate le “Tutto in LA“.

Portare la musica in scena non è stato facile. E’ come mettere in gioco una parte che non avevamo mai messo in gioco.Ti rendi conto che la direzione è giusta quando ti fanno i primi complimenti. Quando ti dicono che le due voci insieme sono belle. Quando vedi il pubblico ridere. Allora torni a casa solo con la voglia di provare una nuova canzone e di creare un nuovo gioco, non importa quanto questo sia stancante o difficile.

Scheda tecnica

Durata : circa 2 ore ( itinerante ) circa 30 min ( spettacolo )
Numero degli artisti : 2
audio: autonome
luci: non ne necessitiamo, a meno che non sia sera e si richieda lo spettacolo in postazione fissa.
necessità tecniche: un posto dove cambiarsi e lasciare gli effetti personali

Contatti

Per qualsiasi informazione su Rosso Popolare e le “Tutto in LA” i nostri recapiti sono :

Lucia 335 5619240
Alessandra 339 1950201
email: [email protected]

oppure scriveteci nel form sottostante!

rosso popolare

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Foto e Racconti di Autunno in cantiere 2016

Anche quest’anno la rassegna “Autunno in Cantiere” si è conclusa.
La sfida che ci eravamo posti questa volta era quanto mai ambiziosa, ma credo che abbia trovato un riscontro positivo.
Dopo anni di attività incentrate sui bambini, quest’anno ci siamo trovati ad organizzare un tipo di evento completamente differente, che coinvolgesse maggiormente gli adulti.
Il pubblico ha risposto bene e le attività sono state seguite e vissute attivamente dai numerosi partecipanti.

Direi che questa è la migliore sintesi che si possa fare.
Vi lasciamo con questa carrellata di foto, divise per tema, in modo da poter rivivere con noi i vari momenti della rassegna.

La rappresentazione del teatro Schabernack

Georg e Angelika Schabernack hanno portato in scena due monologhi di una bellezza unica, liberamente tratti da un testo di Stefano Benni. Per un’ora sono riusciti ad intrattenere grandi e piccini, lasciando il pubblico a bocca aperta.
Ecco le foto di scena.

Retrospettiva su Oddo Oddi a cura della Famiglia Boiler

Provocatori e brillanti, la famiglia Boiler ci ha portato nel 1920, con le sue contraddizioni e il suo modo di pensare.
Una retrospettiva tra il serio e l’ironico, studiata nei minimi particolari, dove la musica di Oddo Oddi è stata riscoperta.Dopo anni che non venivano recuperati e suonati i suoi spartiti, Oddo Oddi è stato al centro di questa serata, lasciando nel pubblico molte domande. I testi di Oddo infatti sono molto particolari, proprio anche a causa dell’epoca in cui venivano cantati e a causa del pubblico a cui erano destinati. Una performance interessante e ricca di spunti di riflessione, in grado di strapparti un sorriso e di farti pensare allo stesso tempo.

Performance di improvvisazione “Voce e Suoni”

Una performance che ha toccato il cuore a molti poichè era veramente tanto che non vedevamo il maestro Luchino in scena con i suoi esperimenti e la sua musica. Nata dalla sinergia di due artisti che hanno collaborato spesso in passato e che per l’occasione hanno deciso di provare a esprimersi insieme con i suoni e la musica. Una performance bella e sentita.

Improvvisazione di insulti poetici e gara di improvvisazione “come lasciarlo/la e uscirne bene”

Incredibile entusiasmo e partecipazione da parte del pubblico per la gara di insulti poetici. Talmente belli gli insulti che sono stati attaccati nel corridoio del cantiere sociale per dare la possibilità a tutti di leggerli. Orchestrata magistralmente da Giulia e Marco, hanno saputo creare una splendida partecipazione del pubblico che si è sbizzarrita in insulti quanto mai particolari. Ha funzionato talmente bene che è stata replicata il sabato successivo cambiando il tema e trasformandolo in “come lasciarlo e uscirne bene”. Se cercate spunti trovate tutto lungo i corridoi a eterna memoria

Spettacolo “senza titolo”

Spettacolo di Marco. Adatto a tutti e che ha coinvolto particolarmente i bambini. Alla fine dello spettacolo per riportare tutti nel tema del futurismo, il pubblico è stato coinvolto in un percorso sensoriale, dove le persone sono passate attraverso bolle di sapone, fumo, aria e neve.

Presentazione dei piatti futuristi

Grazie alla mirabile cucina di Davide, che ha preparato dei piatti tratti dal libro di ricette futuriste di Marinetti, si è dato vita ad una vera e propria performance. Giulia, Alessandra e Lucia ci hanno condotto in un viaggio attraverso il futurismo per poterci aiutare ad apprezzare maggiormente i piatti preparati. Tra ironia e serietà è stata imbastita una performance culinaria, unica nel suo genere.

Performance “www.rrrumoorredirazzzi.ni

Un momento unico e magico delle due giornate. La performance ha visto quasi tutti l’associazione coinvolta come non succedeva da tanto tempo. Nata per l’occasione, grazie alla voglia di creare e sperimentare, è stata portata in scena una performance sonora fatta con le biciclette. Difficile spiegarla, andava vissuta e ascoltata, le foto possono rendere solo in parte.

 

 

 

Autunno in cantiere horror 2015

Il 2015 è stato l’anno dell’horror.

Già perchè come ogni anni a novembre il cantiere sociale versiliese si è animato seguendo un tema inventato dai Chicchi che hanno allestito tutto il cantiere per l’occasione.

Dopo mille proposte e mille ripensamenti quest’anno è toccato all’horror.

Gli spettacoli sono stati tutti molto belli e per la prima volta abbiamo invaso i capannoni per poter fare anche uno spettacolo di fuoco.

Ecco alcune delle foto dell’allestimento del 2015.

Vi riproponiamo anche il volantino con gli spettacoli che erano in programma.

volantini autunno in cantiere 2015

Fantastici anche i ragazzi della compagnia Beghereè che per l’occasione hanno proposto dei laboratori a tema.

Autunno in cantiere è anche su Facebook, dove ci è più facile scrivere gli aggiornamenti. Mettete Mi Piace sulla nostra pagina e sarete informati sulle nostre attività

 

Questo è un articolo uscito sul Tirreno che parla di noi :

NON SOLO HORROR(i) AL CANTIERE SOCIALE VERSILIESE

Pubblicato da Lucia Paolini · 15 novembre 2015

L’ex inapli nel corso degli anni ha avuto più momenti per apparire sui giornali locali. Inizialmente, quando era ancora un istituto professionale, era rinomato per formare giovani studenti pronti per essere inseriti nel mondo del lavoro, poi, l’istituto è stato chiuso e lo stabile lentamente è andato in rovina. Preso di mira da persone che ne fecero la loro base per droghe e altre attività poco lecite è stato affidato dalla provincia al Cantiere Sociale Versiliese, una strana realtà che vede al suo interno tante associazioni locali che si impegnano, su fronti diversi, per la città. Si passa da associazioni con forte carattere politico, ad altre che si occupano di salute mentale, a associazioni teatrali e culturali, insomma è uno strano miscuglio tenuto insieme solo dalla voglia di poter fare qualche cosa per Viareggio. L’arrivo del cantiere sociale presso l’ex inapli si è visto subito dai primi tempi, il posto è stato pulito e sono sparite le siringhe, è stato ridipinto e è nata una ludoteca e un ostello che ospita persone che hanno subito uno sfratto. Come spesso capita, manca un po’ la comunicazione con l’esterno e visto che tutto si basa sul volontariato, si riescono a raggiungere solo poche persone, o comunque meno di quante vorrebbe il cantiere sociale, per alcuni quindi, quel posto è ancora un luogo non ben identificato che se negli ultimi anni è finito sul giornale è stato solamente per denunciare situazioni spiacevoli, di persone che sono state messe agli arresti domiciliari in una delle palazzine adibita a bagni e orrori simili. E’ proprio all’interno di questa strana situazione che è nata una realtà che cresce ogni anno e che merita di essere raccontata e è la rassegna Autunno in Cantiere. Tra le varie associazioni che compongono il cantiere sociale, una di queste si occupa di circo oramai da tanti anni , I chicchi d’Uva. La nascita di questa è associazione è semplice, un gruppo di amici con l’amore per il circo, il teatro e l’arte di strada che dal 1998 si impegnano affiancandosi a varie iniziative e portano il loro supporto creativo all’interno di svariati progetti, tra cui ad esempio l’anfiteatro Fabio Chiesa, ma oltre alle collaborazioni è qualche anno che organizzano una rassegna di arte di strada molto particolare e unica nel suo genere, Autunno in Cantiere. Ogni anno a novembre, i chicchi d’uva scenografano quasi completamente l’ex inapli, seguendo un tema. Nel corso degli anni è stato dato vita ad un ambiente balcanico, con gran bazar e petit bazar, dove si potevano barattare vestiti e oggetti, ad una fattoria in perfetto stile western e ad un ambiente spaziale con alieni e astronauti di altri mondi. Il tema scelto quest’anno è quanto mai ironico e attuale e è il tema horror. Salendo per le scale infestate da ragnatele, si arriva al primo piano dove da dietro una tenda un occhio scortese ci osserva e subito si apre un corridoio di lumini. Appese alle parete vi sono tantissime lapidi, tutti morti nel 2015, tutti i nostri politici, ma anche persone impensabili che fanno parte del mondo dello spettacolo, tutti racchiusi in un unico cimitero. Futile spiegarne il significato. Attraverso una porta con due grandi leoni si supera un ragno che ha deciso di fare la ragnatela proprio all’entrata dell’ultima stanza, un vecchio cimitero con mani che spuntano dalle tombe e vampiri che camminano indisturbati. Autunno in cantiere non è solo questo,oltre queste scenografie vi sono gli spettacoli di arte di strada e i laboratori per bambini e adulti. Una delle cose più interessanti di questa iniziativa è che nasce con l’idea del coinvolgimento delle associazioni che compongono il cantiere sociale e la partecipazione del quartiere. Non sempre questo avviene, ma negli anni le cose sono andate sempre meglio. Il programma è semplice, ogni sabato troverete la ludoteca con i suoi giochi e attività o la compagnia Beghereè con i laboratori di riciclo, vi sarà Giove Teatro con la sua rappresentazione “Come il tuono” e gli spettacoli: il 7 novebre le spirals fire con “Flame”, il 14 Marta con “…che amore animale”, il 21 ci sarà Gunter con “Gunterie” e il 28 la bottega del musical con “tremate le streghe son tornate, le fiabe come mai le avete sentite raccontate”. Sono tutti spettacoli adatti sia a bambini che adulti, comunque se volete maggiori informazioni potete seguire la pagina facebook di autunno in cantiere per avere aggiornamenti e chiedere informazioni. In un mondo di orrori, si può passare un pomeriggio al cantiere sociale immersi in un orrore che ci fa sorridere, un orrore che ci fa star bene, un orrore che perde il suo significato per diventare gioco. Per una volta l’ex inapli, può finire con i suoi orrori sul giornale, questo non cancella la realtà e come spesso capita, l’arte non ha il potere di cambiare le cose, ma indubbiamente ha la pretesa di regalare un respiro di sollievo, un pensiero, un’illusione e chissà, magari un sorriso. Che finiscano sui giornali gli horror dell’ex inapli, perchè tutti possiate conoscere un po’ meglio questa realtà e abbiate la voglia di parteciparvi.

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